E-CRIT #4
Obsolater

L’artista Obsolater è stata protagonista della quarta sessione del progetto E-CRIT di CDA Collettivo Dialoghi Artistici, tenuto in data 10 luglio 2021, portando la propria opera video inedita, realizzata nel 2021, dal titolo “Passive”

OBSOLATER

BIOGRAFIA

Obsolater è un’illustratrice italo-peruviana la cui pratica si incentra su disegno, pittura e animazione. Il suo percorso è stato estremamente eclettico e informale. Autodidatta affiancata da due importanti mentori contemporanei: tutorial su YouTube e Google search. La narrazione delle sue creazioni avviene sia attraverso mezzi digitali che analogici. L’illustratrice racconta la relazione tra il digitale e l’organico, osservando come gli ideali e i comportamenti della società cambiano in modo fluido e si trasformano senza mai adottare una forma permanente. L’esistenzialismo nell’era digitale è il concetto chiave che racchiude il suo interesse per l’attualità e che alimenta la sua ossessione per autori come Zygmunt Bauman, Neil Postman e Byung-chul Han, i quali dettano le fondamenta dei suoi concetti.

Passive

L’opera descrive una scena quotidiana tipica di chi convive con i dispositivi di uso comune nell’era digitale. L’animazione narra il binge (l’abbuffata) di contenuto digitale che avviene nell’intimità della cameretta di un’usufruitrice che davanti a contenuti di disparata tipologia e profondità, mantiene un’espressione passiva, monotona, ma al contempo sembra attratta dall’attività di scrolling e di navigazione online come se ne fosse assuefatta.
Il concept e il personaggio principale dell’opera sono stati immaginati qualche anno prima della realizzazione, durante la creazione dell’opera “Bedroom Existentialism” che costituisce un punto di svolta all’interno della narrazione e della ricerca di Obsolater.
Molti dei contenuti riprodotti sono emblematici nella narrazione dell’era digitale e delle sue sottoculture e tendenze: ne è un esempio il video di scuse di un’ipotetica YouTuber colpita da un fenomeno chiamato “Cancel Culture” tipico della cultura Woke, che cerca disperatamente di trattenere il proprio pubblico nonostante l’opinione pubblica la voglia fuori dai riflettori, oppure la lite tra dei comuni cittadini e la Karen di turno che spera di piegare la legge e la civiltà ai suoi valori distorti e voleri personalizzati.
L’opera è stata realizzata interamente in digitale utilizzando diversi programmi. Le scene frame by frame sono state create grazie a Krita, quelle in rotoscoping invece con Photoshop mediante l’aiuto di Ebsynth, previe riprese e scatti. L’editing del video è stato fatto tramite After Effects. Il sound design e l’editing dell’audio sono stati curati da Nathan Marzetta su Ableton.
Un ulteriore approfondimento merita il programma utilizzato per il rotoscoping. Ebsynth è infatti un nuovissimo software che facilita la creazione di fotogrammi disegnati, e che ha permesso la penetrazione dell’errore digitale nei fotogrammi, rendendo le scene estremamente effimere, poco definite e in continuo cambiamento come lo è la società liquida in cui l’era digitale si sviluppa. Un cambiamento di paradigma che si lascia alle spalle costrutti e valori solidi in favore di una modernità digitale in perenne trasformazione e ridefinizione.