E-CRIT #10
Guenda Bondini
Guenda Bondini è stato protagonista dell’E-CRIT numero 10, tenutosi in data 13 novembre 2021, portando la sua opera video in HD “Deliquescente” del 2021.
GUENDA BONDINI
BIOGRAFIA
Nata nel 1996 a Cesena (FC) segue da quasi subito studi artistici, prima pittura, poi grafica d’arte all’Accademia di Belle Arti di Urbino. Attualmente laureanda presso il corso magistrale di Arti Visive allo IUAV di Venezia. Suono e video sono al momento i mezzi espressivi prediletti, a cui si accompagna il fascino per letteratura, neuroscienze e coding, mentre il cardine della ricerca resta sempre l’amore per il segno e la sua ricezione. Dal 2019 partecipa a numerose collettive e personali a livello locale e non, online e offline; collabora con diverse realtà teatrali e sociali, in particolare dal 2020 è cofondatrice di R.O.C Associazione, un laboratorio creativo e sociale con sede a Forlì, volto a pratiche sperimentali e multidisciplinari, di promozione verso certe tematiche etiche ed ecologiche del riuso e dell’inclusione relazionale.
Statement
“Intersecarsi di condizioni sparse, determinazioni slegate, fluttuanti in frammenti con continuità di significato; in una rete di rizomi e nell’introspezione di un attimo; sinestesia, linguaggio sotto e prima del parlato. Il pensiero visivo e l’immagine tendono sempre più a sostituirsi alla parola nel nostro modo di ragionare: il mio obiettivo vuole essere quello di prendere seriamente la sua educazione e comprensione, interiore o universale.”
Deliquescente
“Non mi sembra che le parole o il linguaggio, scritto o parlato, abbiano alcun ruolo nei meccanismi di pensiero. Le entità psichiche che sembrano servire da elementi del pensiero sono piuttosto alcuni segni e immagini più o meno chiare che possono essere riprodotti e combinati “volontariamente.” (Einstein) L’opera si interroga, o cerca di ricostruire, certi meccanismi del pensiero partendo dal presupposto che questo sia una materia composita e non solo speculazione razionale; piuttosto un insieme di fugaci immagini, sensazioni ed intuizioni. Sentimento. Cosa succede quando pensiamo troppo? Quando si presenta per un attimo un’immagine, una percezione lontana, cui non facciamo in tempo a dare forma? Cos’è quella percezione di insieme che eppure non permette di focalizzare le sue singole parti? Bisogna fidarsi di queste intuizioni? È una forma di meditazione, di esperienza interiore? L’opera non teorizza, non nasce da una teoria a priori ma piuttosto vuole aprire una via, una direzione verso temi e materie ancora in gran parte ignote ma non del tutto sconosciute.